Nella giornata di oggi sono state approfondite alcune tematiche del lutto accompagnando la spiegazione teorica con dei lavori clinici – sia lavori personali che simulate – che ci hanno permesso di sperimentare ed apprezzare il modo di lavorare di Carmen.
Carmen come terapeuta si è rivelata sempre attenta a ciò che avveniva nel qui-e-ora della relazione tra lei e l’altro/gli altri. Si è concretizzata come accompagnatrice che sa sostenere con le qualità della delicatezza, della serietà e della profondità, avendo come sfondo una straordinaria ricchezza umana. Abbiamo visto come è possibile accompagnare l’altro senza mai spingerlo, con la fiducia di base nella sua capacità di adattarsi creativamente e con il rispetto dei suoi tempi e delle sue scelte, rifuggendo da fantasie narcisistiche di onniscienza e onnipotenza.
Anche oggi nel gruppo sono venute fuori tante emozioni: la sofferenza condivisa, il calore, la freschezza dell’incontro, il senso di intimità e di pienezza.
Riportiamo le frasi proposte da alcuni colleghi, che ci danno dei flash sulla giornata di oggi:
“La mia solitudine ti incontra ogni giorno e ogni giorno trasformiAMO la nostra vita in canto”
“Se tu piangi perché il sole va via, le lacrime non ti permettono di vedere le stelle”
(Da una lettera scritta alla persona che si vorrebbe accanto nel momento della dipartita dalla vita) “Nel momento triste della fine della vita la persona che vorrei accanto sei tu, tu che sei stato onesto con me, tu che mi hai fatto il regalo della fiducia, tu che mi hai insegnato a credere, e perché guardando i tuoi occhi vedrei anche i miei che ti somigliano. Ho scritto questa lettera serena perché so che tu conosci questi miei sentimenti, perché il tuo amore è vivo e anche se non sei accanto a me mi hai ascoltato”.