Siracusa, 24 maggio 2014 Corso breve di Psico-oncologia

“Lapidem quem reprobaverunt aedificantes
hic factus est in caput anguli”
(“la pietra scartata dagli edificatori è diventata testata d’angolo”)

Il dolore e la morte sono temi spesso negati nella nostra società e pensare di trascorrere un’intera giornata a parlarne forse scoraggerebbe chiunque. Quindi partecipare ad una giornata di studio sulla psico-oncologia è una scelta di campo: vuol dire affrontare il problema e non negarlo, vuol dire chiamare per nome il cancro. Perché è chiaro che una tematica che tocca ogni essere umano tanto da vicino, mette in moto dinamiche personali con le quali fare i conti.

E’ questo lo sfondo nel quale ha preso avvio il corso breve di Psico-oncologia che l’Istituto di Gestalt HCC Italy ha organizzato nella sede di Siracusa lo scorso 24 Maggio, diretto ad allievi ed ex-allievi della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia. Relatori sono stati il Dott. Giovanni Moruzzi (oncologo, responsabile dell’Hospice dell’Ospedale di Siracusa), la Dott.ssa Concetta Serravalle (medico delle cure palliative) e la Dott.ssa Giusy Digangi (psicologa e psicoterapeuta), entrambe collaboratrici del dott. Moruzzi…
Ognuno di noi che vi ha preso parte ha portato nel campo anche la propria sofferenza professionale o personale ma in ogni caso umana. Ed è dell’essere umano innanzi tutto che si è parlato perché, quando si affronta il tema del cancro, il rischio di far sovrapporre la malattia all’individuo, perdendo quest’ultimo, è fortissimo. Riconquistare questa dimensione umana allora diventa il primo passo per potersi prendere cura di un malato di tumore. E’ così che “la pietra scartata dagli edificatori” può diventare “testata d’angolo”. Il tema della dignità e del rispetto sono centrali per poter cogliere accanto alla fatica della sofferenza, la ricchezza che essa comporta: ricchezza del valore umano che viene dall’incontro (diremmo noi “contatto”) tra le persone. L’esperienza dell’accompagnamento nel dolore e del prendersi cura di ogni aspetto che riguarda la persona ammalata e la sua famiglia sono le caratteristiche fondanti del lavoro che i relatori del corso compiono ogni giorno all’Hospice di Siracusa, nel quale svolgono la loro professione, e del quale hanno ampiamente parlato nel corso della giornata. Oltre, quindi, a soffermarsi sugli aspetti tecnici (fasi del lutto, “congiura del silenzio”, come comunicare le cattive notizie, cos’è il dolore totale, nozioni prettamente mediche…), ci hanno anche regalato la loro esperienza personale facendoci toccare la passione e la competenza che mettono nel loro lavoro.
Forse è questo l’aspetto più arricchente dell’intero corso breve: il dolore e la morte non sono solo lacrime e sofferenza ma possono anche essere profondità e amore.

Graziana Busso

 

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