Perché non instauriamo una trascendenza orizzontale invece che una trascendenza verticale? Perché invece di parlare con Dio non parlo col prossimo mio? Non era anche una delle massime di Gesù, quando diceva che nel prossimo c’è l’immagine di Dio?
Allora cominciamo a parlare con la gente, insomma, a questo punto.
Perché è già trascendenza riuscire a intendersi con un altro.
Umberto Galimberti
Umberto Galimberti – Nato a Monza nel 1942, è stato dal 1976 professore incaricato di Antropologia Culturale e dal 1983 professore associato di Filosofia della Storia. Dal 1999 è professore ordinario all’università Ca’ Foscari di Venezia, titolare della cattedra di Filosofia della Storia. Nelle sue opere più importanti come Heidegger, Jaspers e il tramonto dell’Occidente (1975), Psichiatria e Fenomenologia (1979), Il corpo (1983), La terra senza il male. Jung dall’inconscio al simbolo (1984), Gli equivoci dell’anima (1987) e Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica (1999), Galimberti indaga il rapporto che effettivamente sussiste tra l’uomo e la società della tecnica.
Il valore più profondo del pensiero di Galimberti consiste nel tentativo di fondare una nuova filosofia dell’azione che ci consenta, se non di dominare la tecnica, almeno di evitare di essere da questa dominati.
Il professore Galimberti sarà ospite dell’Istituto di Gestalt HCC Italy in occasione del:
Convegno di studio gratuito
Prometeo e la tecnica; Dioniso e la follia:
Psicoterapia della Gestalt e società tecnologica
con il Prof. Umberto Galimberti
da 08/06/2012 a 09/06/2012, Siracusa
Per info e iscrizioni al convegno www.gestalt.it