Il confine in evoluzione della psicoterapia
Siracusa, Palermo, Milano 2018
I seminari di supervisione sono un’occasione di scambio tra psicoterapeuti e di aggiornamento sulle nuove competenze oggi richieste. Come sappiamo il ruolo dello psicoterapeuta è fondamentale nella società contemporanea. Infatti vari traumi sconvolgono ormai la nostra vita: dagli atti terroristici, ai delitti cruenti che si consumano all’interno di relazioni intime, a uragani e terremoti sempre più frequenti e distruttivi, alla povertà che travolge e riduce sul lastrico individui e famiglie che si ritrovano senza casa, senza lavoro e senza la speranza di una vita dignitosa.
Queste condizioni difficili minano il senso di sicurezza e condizionano in modo particolare i giovani, sia nella loro fisiologia in evoluzione (è impossibile rilassarsi, respirare e sentire un senso di sé che si sviluppi armoniosamente); che nella loro anima, orientata a risolvere il problema immediato di sopravvivere più che ad alimentare un sogno proiettato nel futuro.
Le sofferenze cliniche che riguardano i giovani ci invitano a riflettere su nuove prassi psicoterapiche, così come sul nostro vissuto personale davanti a gesti e situazioni una volta impensabili. Una lettura gestaltica del disagio giovanile ci consente di soffermarci su quell’attimo in cui l’eccitazione può trasformarsi in coraggio, in azione di contatto verso l’altro o, al contrario, in varie forme di sofferenza relazionale.
Il corso di supervisione è articolato in tre incontri. Ogni incontro sarà dedicato ad un tema clinico emergente e includerà momenti teorici ed esperienze personali.
1. Le dipendenze
Le dipendenze diventano sempre più diffuse e variegate tra i giovani. In linea generale, l’eccitazione per il contatto si trasforma in attaccamento a una sostanza o ad una abitudine capace di sedare momentaneamente l’ansia provocata dall’energia di contatto non sostenuta.
Il seminario esplorerà chiavi di lettura per comprendere in che modo il paziente blocca quell’eccitazione e come può superare questo impasse nella relazione terapeutica.
2. I Disturbi alimentari
I disturbi della condotta alimentare oggi sembrano basarsi su vissuti relazionali più primitivi e meno differenziati. La classica anoressia reattiva dell’adolescente che non si identifica con la madre, o l’iperfagia “da manuale” della ragazza arrabbiata con gli uomini che vuole distruggere la propria femminilità, sembrano cedere il passo ad anoressie depressive e iperfagie desensibilizzate, o ad abitudini alimentari monotematiche.
Il seminario affronterà l’evoluzione del vissuto corporeo dei giovani, quando sono incapaci di identificare e accettare il cibo giusto per sé.
3. Le condotte suicidarie
Una delle conseguenze della scarsa e poco articolata percezione corporea è la difficoltà di instaurare un attaccamento emozionalmente chiaro con le figure di riferimento, e dunque un chiaro senso di sé e del proprio orientamento nel mondo. Molte condotte suicidarie degli adolescenti ci sorprendono per la precocità di tale atteggiamento depressivo, in un’età in cui la spinta naturale è verso la vita. Le azioni suicidarie giovanili sono reazioni a frustrazioni percepite come intollerabili, o alla mancanza di consapevolezza del rischio inteso come senso del limite.
Il seminario affronterà le condotte suicidarie nei diversi setting adolescenziali (familiare, genitoriale e individuale), per identificare strumenti e prospettive capaci di favorire la nascita di un senso di sé adulto capace di mantenere l’integrità, nonostante le asperità della vita.
Il corso è attivo in tutte le sedi dell’Istituto di Gestalt HCC Italy
Siracusa, Palermo, Milano
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