Formare per una comunità di insegnamento/apprendimento
Si è svolto a Terrasini (PA), dal 24 al 27 luglio, il Meeting dell’Istituto di Gestalt HCC Italy dedicato, quest’anno, alla riflessione sulla “Psicopatologia al tempo dei domini”.
Come ogni anno, la nostra comunità di insegnamento/apprendimento (Didatti, Allievi Didatti e Collaboratori) si è riunita in uno spazio e in tempo dedicato alla formazione, al confronto e all’aggiornamento della teoria e del metodo della Scuola di Specializzazione, dei Master, del Centro Clinico e di Ricerca, delle pubblicazioni, dei Corsi Internazionali.
Un momento di bilanci e progettualità che esprime la passione e la cura del Direttore, Margherita Spagnuolo Lobb, per garantire una formazione profonda, capace di offrire “risposte” ai problemi clinici attuali, e anche attenta ai bisogni formativi che emergono con i cambiamenti sociali.
Un humus relazionale fertile e solide radici teoriche ed epistemologiche hanno costituito lo sfondo della nostra riflessione sul modello dello sviluppo polifonico dei domini nei vari setting clinici (individuale, di coppia, familiare, di gruppo) e nelle declinazioni didattiche di ciascuna materia (psicopatologia, abuso e trauma, bambini, adolescenti, mentalità terapeutica, processi corporei, ecc.).
Il vissuto a conclusione delle quattro giornate di lavoro è stato quello dell’appartenenza-verso. Convinti che ci si ri-conosce e si cresce solo nella novità del contatto con l’altro, la nostra appartenenza reca in sé la tensione al dialogo e al confronto. L’impegno del nostro Istituto è dunque orientato al confronto con la comunità internazionale e con attività di ricerca e di studio.
Un Grazie speciale a Marco Lobb, per la sua capacità discreta e costante di trasformare le sue competenze informatiche e gestionali in cura, attenzione e sostegno alle risorse individuali.
Un grazie a Rosanna Militello, per avere organizzato con “un sorriso” la location dell’evento.
Chiudiamo questi quattro giorni di lavoro con uno stralcio di una poesia di Nazim Hikmet, che lo staff didattico ha dedicato a Margherita.
Parole che esprimono la nostra gratitudine per il sostegno al passaggio “da una psicoterapia come esperienza valutativa e correttiva ad una psicoterapia come esperienza di crescita e maturazione”, parafrasando Perls, Hefferline e Goodman.
Un sostegno a leggere i comportamenti, diagnosticati spesso come disfunzionali e patologici, sempre e comunque come un tentativo di raggiungere l’altro e di essere raggiunti.
Lo sguardo sulla relazione di cura proposto da Margherita con lo sviluppo polifonico dei domini è per noi il faro amoroso con cui vedere nel disagio possibilità di cura.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà giorno, mia rosa, verrà giorno
che gli uomini si guarderanno l’un l’altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi.
I tuoi Didatti, Allievi Didatti e Collaboratori
[nggallery id=20]