TRA SICUREZZA E DESIDERIO

Mi piace il termine borderland usato da Callieri (2008; 2010) per indicare la terra di mezzo tra sicurezza e desiderio (potremmo anche dire tra appartenenza e divergenza) in cui accade l’apertura alla speranza della felicità. Mi sembra che nell’esperienza depressiva manchi questa apertura, questo respiro pieno, questo porsi in prospettiva dell’accadere, o del now-for-next (Spagnuolo Lobb, 2010) proprio nella situazione del vivere la traità, il passaggio da sé all’altro, o il modo medio così mirabilmente descritto da Goodman (Perls et al., 1951). Siamo ontologicamente proiettati al futuro, l’esperienza depressiva implica un crollo di questa dimensione ontologica dell’essere umano.
Margherita Spagnuolo Lobb
 
tratto da: “Le esperienze depressive in psicoterapia della Gestalt” QUADERNI DI GESTALT 2014/2, vol. XXVII – LA PSICOPATOLOGIA IN PSICOTERAPIA DELLA GESTALT

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