MILANO, 17 – 18 marzo 2016
Con Ruella Frank
(New York Institute For Gestalt Therapy)
Le tradizionali teorie sull’evoluzione del trauma nei primi anni di vita del bambino hanno messo in evidenza il contributo dei genitori in quella che poi diventa una reazione traumatica abituale del bambino. Di conseguenza, il bambino risponde al genitore con modalità rigide e ripetitive. Questa lettura evolutiva del trauma non considera le dinamiche relazionali che sono parte integrante di ogni organizzazione dell’esperienza.
Ruella Frank, docente internazionale, che ha esplorato i modelli di movimento dei neonati e la loro relazione con l’adulto a partire dalla metà degli anni ’70, ha fondato e dirige il Center for Somatic Studies, (facoltà del New York Institute for Gestalt Therapy), offre una diversa prospettiva relazionale e contestuale. Se si osservano i micro-movimenti nell’interazione bambino/genitore, si può notare come il rischio di ri-traumatizzare il bambino nasca dall’impatto potente che i suoi comportamenti hanno sui genitori, nel qui e ora della loro relazione.
Il workshop, attraverso una metodologia esperienziale e teorica, si focalizzerà su quegli schemi interattivi – sia dei genitori che del bambino – che creano un attaccamento traumatico e che possono essere responsabili anche della trasmissione intergenerazionale dei traumi.
Verrà inoltre approfondito l’influsso che questi schemi precoci hanno sullo sviluppo della relazione tra terapeuta e paziente, nel qui e ora.